8. Note
 

1. Una versione più concentrata di questo articolo è stata presentata al quinto meeting dell' ICTM Study Group nell'Antropologia della Musica nelle Culture Mediterranee, tenuta presso la Fondazione Levi a Venezia nel giugno 2001. Il meeting aveva come tema "Trends and Processes in Today's Mediterranean Music".

2. Questo articolo non può dare una panoramica di tutta la gamma dell'attività musicale in Corsica durante il periodo preso in considerazione. Altre direzioni interessanti sono state prese da un numero di individui molto importanti, fra i quali Jean-Paul Poletti, Mighele Raffaelli, Toni e Nicole Casalonga, Nando Acquaviva ed altri dell'associazione E Voce di U Cumune. Anche se durante la mia discussione viene fatto riferimento ad alcuni aspetti del loro lavoro, un'analisi dettagliata delle loro iniziative rimane purtroppo al di fuori del soggetto di questo studio. Per una più ampia esplorazione di queste ed altre dimensioni della storia corsa, il lettore si rivolga ad altre pubblicazioni, sia passate che future.

3. La giusta richiesta di titoli "cancellati" ha anche sollecitato la ristampa di un numero di registrazioni "classiche". Solo una piccola parte dei dischi in vendita nella stessa Corsica, tuttavia, raggiungono i negozi di musica al di fuori dell'isola, anche se si possono ora trovare su Internet. Particolari sui gruppi e sulle loro registrazioni possono essere consultati all'indirizzo http:/www.corsica-isula.com/music.htm, che offre anche dei link per i siti di molti dei gruppi, sui quali si trovano spesso dei file sonori da poter scaricare, i dettagli sui tour, ecc. Altri indirizzi utili per iniziare sono http:/www.musicorsa.fr.st/ e http:/www.corsemusique.com.

4. Semanu e Rusiu, due villaggi adiacenti nella regione della Castagniccia, sono venerati perché rappresentano due delle ultime roccaforti nella pratica della musica tradizionale corsa. In particolare, i villaggi sono famosi per i loro caratteristici arrangiamenti polifonici della messa e per altri testi liturgici e paraliturgici che sono stati preservati senza interruzioni nella tradizione orale e che sono ancora regolarmente cantati da cantanti del villaggio, i quali "non hanno educazione musicale".

5. Fra i generi ancora in voga nella tradizione orale popolare troviamo la paghjella polifonica (esempi della quale si possono trovare nel repertorio di tutti i gruppi menzionati in questo articolo), il ‘chjamí e rispondi’ (un dibattito cantato estemporaneo che mostra delle analogie con la gara poetica e lo spirtu pront maltese), e arrangiamenti polifonici localizzati della messa latina e di altro materiale liturgico e paraliturgico (esempi del quale possono, ancora una volta, essere trovati nel repertorio di molti dei gruppi presi in considerazione). Nel disco 'Corsica: Traditional Songs and Music' (si veda la discografia), sono contenuti gli esempi dell'ampia gamma dei generi tradizionali (presi, in questo caso, dalle registrazioni sul campo di Wolfgang Laade nel 1958 e nel 1973).

6. Il matrimonio fra la "tradizione" e la "modernità" continua ad essere un tema centrale in quelle cronache di stampa che descrivono spettacoli di vari gruppi, e che escono quasi tutte le mattine nel giornale Corse-Matin. Un articolo apparso sul numero del giorno 8.8.01, ad esempio, aveva come titolo 'Musivoce: entre tradition et modernité', una formula poi riapparsa sul numero del 15.8.01 con il titolo di 'Di Maghju': entre tradition et modernité'.

7. Lo stile della chanson degli anni '70 si sviluppò principalmente come un tramite per le nuove canzoni di Canta e di altri gruppi che si schieravano più o meno con il movimento nazionalista e autonomista, composte come reazione agli sviluppi politici del tempo e agli "eventi" della lotta. A queste canzoni ci si riferiva come a cantu indiatu, essendo "indiatu" l'equivalente del francese engagé.

8. L'associazione E Voce di u Cumune basata a Pigna, ancora una volta si distingue per le sue ricerche sugli strumenti tradizionali. Nel 1981 l'associazione pubblicò il libro Etats des Recherches sur les Instruments Traditionnels en Corse. Un insieme di artigiani del villaggio crearono vari instrumenti che gli studenti potevano poi imparare a suonare durante i seminari settimanali tenuti alla Casa Musicale. Altri seminari sono tenuti presso l'università del paese di Corte, in collaborazione con la Phonothèque del Musée de la Corse (sotto la direzione di Bernardu Pazzoni). Mighele Raffaeli (basato a Bastia) è un illustre suonatore di cetera: lo si può sentire suonare questo ed altri strumenti come accompagnamento alla voce di Mighela Cesari nel disco 'U cantu Prufondu' (fra gli altri).

9. Ognuno dei pezzi discussi qui include sia linee vocali che strumentali. Come già notato in precedenza, negli anni '90 si ebbe anche una produzione significativa di pezzi polifonici a cappella, con il lavoro particolarmente interessante di Mighele Raffaelli, Nando Acquaviva e i gruppi A Filetta, Voce di Corsica e Tavagna. Questa stessa démarche offre elementi cosí interessanti da formare la base per un articolo completamente nuovo.

10. Uno dei membri originali di Canta, Poletti, ha avuto negli ultimi trent'anni un notevole ruolo pubblico per lo sviluppo musicale della Corsica. Oltre alla sua carriera come cantante di successo, è anche un serio compositore. Attraverso l'insieme delle sue attività musicali, lo si può vedere arginare lo spazio che separa il popolare e il classico. La vena classica entra nel suo lavoro con il suo coro Granitu Maggiore ed il suo Centre d'Art Poliphonique, i quali si sono entrambi evoluti dalla sua Scola di Cantu di Sartene. (Inoltre, Poletti dirige anche un altro coro di sole voci maschili, con il quale ha recentemente fatto delle tourné, arrivando fino ad Hong-Kong, all'Iran e al Messico).

11. Ho comunque incontrato in più di un'occasione gruppi di giovani cantanti che avevano ascoltato assiduamente le registrazioni di nuovi arrangiamenti e composizioni di gruppi quali A Filetta, e che erano capaci di riprodurne le canzoni in modo impeccabile. Altri avevano appreso il materiale nelle varie "scuole di canto", tenute dai membri dei vari gruppi.

12. Il concetto di nouvelles polyphonies, o nuove polifonie, evoca di per sé una "nuova estetica".


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