7. Note
 

1. I Veneziani usarono questo termine per descrivere la popolazione rurale cristiana che viveva nelle regioni dell'impero ottomano e sui confini ottomani-veneziani che, alla fine del XVII secolo, divennero parte della Repubblica Veneziana.

2. I villaggi Islam Grcki e Islam Latinski sono situati nell'area a nord dell'entroterra dalmata, conosciuta con il nome di Ravni Kotari. Prima della guerra civile, la maggioranza della popolazione di Islam Latinski era cattolica (di etnia croata) e la maggioranza della popolazione di Islam Grcki era ortodossa (di etnia serba). Durante il Medio Evo, l'area fu occupata dall'Impero Ottomano (la cui religione dominante era quella mussulmana) e questo spiega la prima parte dei nomi dei villaggi.

3. Il termine stesso contiene tutti i riflessi che sono nati dalla sua ricezione: l'esotica morlacca, lo slavismo letterario romantico, l'interesse nella letteratura orale morlacca (croata e slava), le discussioni letterarie, l'organizzazione di problemi dell'economia dalmata, l'identificazione e auto-identificazione" (Gulin 1997: 85).

4. Gli scritti sui Morlacchi, presentati all'Europa da Fortis e Lovric sono un insieme di testi letterari, scientifico-documentari e giornalistici. Il materiale stesso può essere diviso in vari elementi: caratteristiche psicologiche e fisiche dei Morlacchi, lingua e cultura orali dei Morlacchi, vita di tutti i giorni dei Morlacchi e rapine sulla pubblica via (hajducija). La descrizione fatta qui appartiene alle caratteristiche psicologiche e fisiche dei Morlacchi (Gulin 1997: 84).

5. La musica italiana, in questo contesto, si riferisce alla pratica musicale nella popolazione locale della regione costiera, chiamata Boduli dai Morlacchi (bodolo, nel dialetto veneto, significa isolano o insulare). Vlaji and Boduli Boduli hanno un diverso stile di vita e modo di fare musica. La musica della regione costale e delle isole è caratterizzata da un canto a tre o quattro parti (conosciuto con il nome di klapa da una melodia con un ambito più vasto e con intervalli temperati, da intervalli di terze maggiori e minori e di seste, eseguite di solito in forme omofone. La musica dell'entroterra è completamente differente da quella dei vicini paesi costali del Mediterraneo, soprattutto per le sue caratteristiche musicali più riconoscibili - canto a due parti in piccoli gruppi, un ambito molto stretto con intervalli non temperati e frequenti movimenti cromatici, intervalli di seconde maggiori e minori, varietà nelle forme polifoniche - per il contesto e il modo di esecuzione, e per il modo di percezione da parte della popolazione locale.

6. Per mettere in evidenza un'importante funzione degli ascoltatori in questo sistema musicale specifico, uso il termine di "ascoltatore passivo" per riferirmi a coloro che sono al di fuori di questa cultura. Si riferisce a coloro i quali, per caso, sono esposti alla musica e i quali, allo stesso tempo, non capiscono o non vogliono capire e onestamente valutare il processo di creazione musicale dell'entroterra dalmata.

7. Il canto ganga è stato il soggetto della tesi di dottorato di Ankica Petrovic, presso la Queen University di Belfast. Petrovic studiava con John Blacking.

8. Nella lingua croata standard si fa una distinzione fra gli emigrati rispetto al luogo nel quale sono emigrati. Tutti i croati emigrati nei paesi dell'Europa occidentale (soprattutto in Germania) si chiamano radnici na privremenom radu [persone dal lavoro temporaneo]. Allo stesso tempo, i croati emigrati in paesi lontani (nelle Americhe, in Australia), si chiamano hrvatski iseljenici[immigrati croati].

9. La maggior parte delle canzoni popolari narrative di questo tempo furono collezionate nel libro Razgovori ugodni naroda Slovinskoga dal frate Andrija Kacic Miosic. Questo libro, stampato a Venezia, nel 1756, e di solito conosciuto a memoria più che nella forma cartacea, faceva parte della letteratura più popolare fra gli abitanti dell'entroterra. Dalla prima edizione (1756) fino ad ora, il libro è stato ristampato 74 volte, e distribuito in migliaia di copie.

10. Il repertorio dei lunghi ed eroici canti epici eseguiti dai guslari, i cantanti che si accompagnano al gusle, uno strumento cordofono ad arco armato di una sola corda (raramente doppia), che si può trovare nei Balcani. Il Gusle è composto di una cassa armonica di legno coperta da pelle d'animale, da un manico e da una punta decorata con bellissimi intagli. Un fascio di crini di cavallo, tirato da una parte all'altra dello strumento, viene suonato da un arco di legno ricurvo anch'esso con crini di cavallo. Di solito, i Guslari, sono individui dal grande talento che riescono ad imparare a memoria lunghe narrazioni di eroi e di eventi del passato lontano e vicino, e che riescono ad improvvisarne delle nuove in versi di dieci sillabe (deseterac) (Caleta, 2000:425).

11. La guerra civile - Domovinski rat (1991-1995) - è il nome del conflitto bellico che ha avuto luogo nel territorio della Repubblica della Croazia. È stato un conflitto fra la maggioranza della popolazione ed una minoranza difesa dall'esercito yugoslavo.

12. La cronaca dei giornali e i miei informatori avevano storie identiche di prigionia per aver cantato canzoni inaccettabili. Oltre alle canzoni conosciute come "nazionalistiche" (ad esempio "Oj, ti vilo Velebita", "Marjane, Marjane"), inventavano distici di versi di dieci sillabe come questo:

Druze Tito, kupit cu ti Ficu, a Mercedes Anti Pavelicu.

[Compagno Tito, ti comprerò la Fico (la Fiat topolino) e una Mercedes Benz per Ante Pavelic (leader del movimento ustascia durante la seconda guerra mondiale)].

13. Dernek è la parola turca per un raduno sociale.

14. Diple è uno strumento aerofono formato da due canne, simile al clarinetto, con ance semplici, con o senza otre di pelle - simile alla zampogna. La riserva d'aria è costituita da un sacco di pelle d'animale attaccato ai due tubi cilindrici di legno del diple. I fori delle canne sono disposti secondo combinazioni variabili, dall'arcaica forma 6:0 alle combinazioni di due parti (6:6, 6:2, e soprattutto 6:3). Per chiudere i fori si usano tre dita per ogni mano - dall'indice in giù. Lo strumento è ancora suonato nell'entroterra dalmata (diple), nell'isola di Korcula (misnice) e nella penisola di Peljesac (mjesnice), nelle isole del nord dell'Adriatico e sulla penisola dell'Istria (mih) (Caleta, 2000:433).

15. Il Ganga -fest si svolge il primo sabato d'agosto in onore del Gospe od Andjela [la Nostra Signora degli Angeli], il giorno della santa patrona di Biorine.

16. Sijavica (sijesete, mura) è un gioco di conta conosciuto in tutto il Mediterraneo. Due giocatori mostrano l'uno all'altro un numero con le loro dita e, allo stesso tempo, urlano in Italiano il numero della somma di tutte le dita. Oltre al gioco delle carte (treseta, briskula) questo è l'unico gioco accettato dai loro vicini bodulo neighbors.

17. A causa dei cambiamenti nel loro stile di vita, la maggior parte dei giovani non riescono a "vivere" la vita musicale dei loro predecessori. Il metodo d'apprendimento non si basa sulla diretta imitazione dei vecchi cantanti o suonatori. Quindi, i giovani stanno cercando la fonte adatta degli strati più vecchi del loro repertorio locale. In molti casi, l'Istituto d'Etnologia e di Ricerca del Folklore è l'unico posto nel quale possono trovare e copiare vecchie registrazioni della musica dei loro antenati.

18. Lo stile musicale dell'entroterra dalmata è uno fra i tanti stili musicali che esistono nell'odierna Croazia. Non è uno stile o un sistema musicale dominante, anzi è piuttosto marginale. Quindi, la popolazione che preferisce stili musicali dominanti (tradizionali e/o popolari) non crede che questa musica faccia parte della "loro" musica, della "loro" eredità musicale.


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