Il rituale del "ringraziamento", o delle
'razzioni di lu metiri (orazioni della mietitura), è un procedimento
complesso. Ricordo innanzitutto che i mietitori erano organizzati in
"opre" o "squadre" formate perloppiù da sette uomini, uno dei quali
aveva il compito di caposquadra.

San Basilio, fraz. di Galati
Mamertino, 1993
(Foto di G. Fiorentino) |
Quest’ultimo, chiamato anche
cugghituri (raccoglitore) o liaturi (legatore), dirigeva il
lavoro dei mietitori e, a seconda della disposizione del terreno da
mietere, li invitava a procedere verso destra (spada) o verso
sinistra (brocca o biccheri o burcheri). Si disponeva dietro alla
squadra dei mietitori e raccoglieva i fasci di grano. A lui spettava il
compito di rivolgersi al massàru , il padrone della masseria,
perchè distribuisse il vino o i pasti durante la giornata. Era infine
la persona che invitava i mietitori a ringraziari u Signuri e a
cantare il Salve Regina. |
Il ringraziamento si eseguiva dopo la breve pausa per il secondo pasto
della mattinata, intorno alle ore 9,30, e aveva una durata di almeno
venti, trenta minuti -- la durata poteva variare a seconda del numero
dei componenti la "squadra" di mietitori e anche della voglia dei
lavoratori o della lunghezza delle diverse razzioni (orazioni).
L 'intero rituale è scindibile in
cinque sezioni, sempre presenti, ma variabili nella durata da una
esecuzione all'altra [1].
La prima
di queste sezioni è l'invito del caposquadra a pregare: Annamu,
picciotti, iazzamu la menti a Diu, ogn'ura ogni mumentu! (Andiamo,
ragazzi, rivolgiamo la mente a Dio, ogni ora e ogni momento!). Seguono
le orazioni del raccoglitore -- in genere un invito a ricordare i propri
morti o a recitare preghiere in onore dei santi o della Madonna -- che
conclude solitamente passando la parola ai mietitori e indicando il lato
della fila da cui cominciare: Attacca, spada! La terza sezione,
quella forse più interessante dal punto di vista etno-antropologico, è
quella delle orazioni dei mietitori. Cominciando dalla persona indicata
dal raccoglitore, capu di spata o capu di biccheri, i
mietitori si susseguono uno dopo l'altro nelle recitazioni (Cumpagnu
ti mannu lu Signuri - Binvinutu a quannu veni! - Compagno, ti mando
il Signore - Sia benvenuto quando viene!) percorrendo vocalmente la fila
per tre volte, da destra a sinistra, da sinistra a destra e da destra
ancora a sinistra o viceversa. Questa parte si conclude ripassando la
parola al raccoglitore per la preghiera finale, in genere un inno a Dio
e alla Madonna. Diversamente dalle orazioni e dalla conclusione del
raccoglitore, che sono sempre delle preghiere, le orazioni dei mietitori
potevano avere carattere religioso o no, essendo ognuno libero, su
modelli recitativi o d'intonazione prestabiliti, di eseguire brani
ispirati al Vangelo, alle vite dei Santi o a episodi della Passione di
Cristo o ancora di rivolgersi ai compagni in tono ironico o con versi di
scherno. Alla conclusione del raccoglitore seguiva la richiesta del vino
che era sottolineata da interventi solistici o corali dell'intera
squadra di mietitori.
Orazioni della mietitura
(mp3 file)
VERSI D’INVITO DEL RACCOGLITORE
Apriamo la mente a Dio/ signori
miei/ chiamiamo e lodiamo il nome/ del santissimo e divinissimo
Sacramento. (Delia)
ORAZIONI DEL RACCOGLITORE
Facciamoci il segno della croce/
com'é obbligo dei cristiani... (Delia)
Diciamo un Credo a Gesù
Sacramentato/ che ci lasci la forza e la salute/ di fare questa
santa giornatina/ a noi e a tutte le creaturelle del mondo/
...Diciamo un'Ave Maria/un Padre nostro a tutti gli angeli/e i
santi del paradiso che preghino per noi....Attacca "spada"... (Realmonte)
....
ORAZIONI DEI MIETITORI
Sant'Antonino quand'era malato/
fece un voto per andare in Turchia/era tutto confuso e
scoraggiato/ che a piedi doveva fare tanta via.
Il mio santo sacramento Dio e
Maria.
Attento compagno che il Signore
passa/ e quando passa per tutti passa. (Galati Mamertino)
Madonna quant'è alto il sole/sant'Agata
fatelo tramontare/non ve lo dico no per il padrone/ ve lo dico
per i poveri giornalieri.
Il nome del mio santo, /Padre e
Figlio e Spirito santo/Sacramento, Dio e Maria. |
E' passato due volte e due volte
lo abbiamo ringraziato/ arriva al capo (a un'estremità della
fila) e torna/ Gesù Cristo alla colonna. (Troina)
Tre volte è stata benedetta e
lodata la morte e passione che patì nostro Signore Gesù
Cristo...
Attento legatore che il Signore
passa/ e quando passa lascia grazie . - Benvenuto quando viene!
- (Delia)
....
ORAZIONI DI CHIUSURA DEL
RACCOGLITORE
E l'angelo con un saluto diceva/
muore l'inferno e trionfa Maria...
chi lo creò l'eterno Dio/ il
santissimo divinissimo Sacramento.
Afferriamo, ragazzi,/massaro
passiamo il fiasco. (San Marco d'Alunzio)
....
RICHIESTA DEL VINO DA PARTE DEI
MIETITORI
Lo vedo venire, lo vedo
spuntare/ il santo barile, portatemelo qua...
e l'uccellino che canta al
mattino/portateci il vino, portatecelo qua.
La falce si chiama Caterina/ se
non portate il vino non cammina. (San Marco d'Alunzio)
.... |
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