2. Il discorso del Raï femminile
Ho selezionato, in un repertorio esclusivamente femminile di oltre 1500 versi, i temi ricorrenti delle canzoni che riguardano la vita emozionale femminile così come viene vista dalle chikhat: compianti, risposte, e controproposte. E' un bricolage attorno alla norma, tra i valori del passato, l'importazione di un presente di provenienza esterna e l'invenzione di una nuova identità sospesa tra il dolore ed il piacere, la trenodia ed il libertinaggio, la morbosità maschile e la vitalità vittoriosa. Il compianto, il lamento Il nucleo della canzone femminile è il pianto, l'esalazione di un dolore. E' l'aspetto più convenzionale di questa poesia, erede in questo di tutta la lirica amorosa maghrebina, che è una poesia dell'amore sfortunato, del mal d'amore, dell'assenza e della contrarietà. La tradizione è tuttavia rivoluzionata dalla nudità dell'espressione e dal modo di descrivere la sensazione fisica del dolore. La sofferenza viene espressa soprattutto con l'immagine dell'ardere e dello sgretolamento del corpo:
La specificità del Raï del compianto deriva anche dalla relazione - attraverso la contiguità - tra il dolore in amore, l'ingiustizia sociale, e la dominazione delle donne illustrata nei testi:
L'uomo è di solito rappresentato come una creatura egoista e manipolatrice:
L'ingiustizia sociale è spesso espressa sotto forma di pettegolezzo maligno. I passi imperniati intorno alla domanda "di cosa non hanno ancora spettegolato?" sono innumerevoli. A volte si suggerisce un rimedio: l'indifferenza. Bisogna resistere e rispondere col disprezzo:
Vi è tuttavia un grande senso di impotenza di fronte al destino avverso ed alla mala sorte. Emergono delle immagini marine ad illustrare la fatalità negativa:
Di fronte a stenti e ingiustizia, l'atteggiamento solito è di ritornare a norme ideologiche:
Un altro atteggiamento concomitante è il desiderio di riattivare la solidarietà tradizionale:
In un altro brano la stessa cantante grida:
Aggiunge nella stessa canzone:
Finalmente giunge il medesimo grido:
Un'altra soluzione riservata a chi tradisce in amore è fare ricorso a vecchie pratiche religiose popolari (la magia, il culto dei santi):
In concomitanza con gli appelli al passato e alle norme ancestrali, vi è un'esplorazione dei limiti della trasgressione morale, secondo il modello dell'adultera che viene colpevolizzata. L'espressione della colpa non costituisce comunque l'elemento più importante: lo spazio della canzone permette di accedere al piacere fantastico mediante l'espressione della trasgressione. Piùl'enunciazione è forte, maggiore è il tipo di piacere per l'ascoltatore che si proietta nella trasgressione enunciata:
La corruzione delle donne ad opera degli uomini è espressa nella canzoni con la metafora delle "abitudini", eufemismo che connota abitudini sessuali, il bere, o varie perversioni sociali.
Le donne possono essere le vittime più o meno consenzienti di corruzione da parte del proprio amante:
A volte la situazione è persino peggiore, quando i sentimenti non sono presenti e si esercita solo la forza maschile. Anche in questo caso non bisogna trascurare la dimensione fantastica, mirata ad un pubblico maschile. Le restrizioni imposte alle donne si possono esprimere con un'immagine erotica:
La vittima può effettuare una decolpevolizzazione-vendetta mediante il rifiuto della responsabilità, prerogativa dell'uomo:
In altri esempi, la libera scelta e l'emergere di un'individualità volontaria accompagnata da una coscienza infelice sono invece manifesti nell'espressione della responsabilità:
La cantante può anche professare la convinzione che il suo comportamento deviante sia sintomatico di una data epoca o di una vita travagliata.
La sua malasorte ed il suo sconforto morale trovano in gran parte sollievo nell'alcool che fa dimenticare:
Il bere può però causare ulteriori sofferenze. Se l'elogio del vino è uno dei temi classici della poesia araba, ciò che tuttavia rende originale il canto Raï su tale tema è la nozione chiave della sua ideologia, elmehna, concetto sovraccaricato di significati. Se ci si riferisce al dizionario (Beuassier 1958: 921), la radice verbale significa : "causare la morte per intossicazione da alcolici, fare ubriacare, causare la morte, riempire". Il primo significato del sostantivo elmehna è relativo a questa idea: si riferisce ad una "gran bevuta" o "baldoria". Sono comunque menzionati altri due significati più ampi: da un lato, la parola significa "travagli", "tormenti"; dall'altro è uno dei termini con cui si può designare la persona amata, l'oggetto di desiderio e di tormento amoroso. Nel testo Raï si riuniscono una miriade di evocazioni dolorose, di un compiacimento disperato, sullo stato dei partecipanti alla "baldoria" della mehna.
Nel Raï vi sono diverse interiezioni di compassione sacrificale come "sfortuna per me, ma non per il mio amore". Una delle versioni piùelaborate è:
A volte emerge però una rozzezza ribelle:
Persino mentre si dipana il lungo compianto relativo alle ingiustizie inflitte dalla società - la devastazione causata dall'amore, le torture inferte dagli uomini, la sofferenza e la colpa, i tormenti della mehna - si sviluppa un discorso completamente differente all'interno del medesimo testo, secondo il principio compositivo già menzionato della contiguità paratattica, di un certo edonismo, e di un'espressione vitale d'individualità. |